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domenica 22 aprile 2012

To Rome With Love

Purtroppo ci sono concetti difficilmente esprimibili in una lingua piuttosto che per in un' altra. Nello specifico, credo che una video recensione renderebbe molto meglio il delirio che questo film è, con esempi diretti e visibili delle sue... mancanze. O stranezze. O stronzate.
Ammetto di essere un becero ignorante, e che leggendo che il film riunisca e "parodizzi" alcuni dei classici cliché degli altri film di Allen ho dovuto rendermi conto di non conoscerne praticamente nessuno.
Questo per dire che non so quale sia il confine tra auto-ironia e delirio. Ma vediamola così: proprio perché sono un profano il mio giudizio sarà molto genuino: To Rome With Love è uno dei film più ridicoli, cretini, e inutili che abbia mai visto. Vi sembra poco?
Personaggi in larga parte noiosi, se non fastidiosi (salvo pochissime eccezioni, su tutte la Cruz, molto simpatica): gli sposini? semplicemente dementi, per non dire due teste di cazzo (oltretutto dei personaggi così oggigiorno sono totalmente ridicoli); la tizia americana e Michelangelo (MICHELANGELO, porca miseria! Potevano fare peggio di così solo chiamandolo Italo)? Orridi.
Benigni poi? Devo proprio parlarne? Diciamo che l' ho trovato un pò liscio, fino al tragico finale della sua storia, quando si trasforma in... Roberto Benigni! Vedere per credere.
Ellen Page femme fatale? Ehm, ok, se lo dite voi. Almeno non datele una personalità così idiota (e mi ricorda in maniera inquietante persone che conosco personalmente. Quando la vita supera l' arte).
Ma sul fronte delle scelte degli attori c' è una cosa che non mi cala. Meno tragica di molte altre, ma è quella che mi dà più fastidio: ANTONIO ALBANESE SEX SIMBOL? Albanese è un grande, ma se devo pensare ad un sex simbol Antonio Albanese è l' ultima cosa che mi venga in testa! Ecco, sono queste scelte deliranti a far perdere di credibilità al film, c' è poco da fare.
Contiamo inoltre che i film di Allen da sempre svettano (se svettano) grazie ai dialoghi brillanti, come in Basta che funzioni. Qui i dialoghi sono semplicemente idioti, con poche eccezioni (grazie ad Allen e a sua moglie).
Discutibili poi anche le morali delle diverse storie. Fattevi le corna da sposati per togliervi lo sfizio? Non ti mettere con una persona montata? La vita fa schifo sia per i ricchi e famosi che per i poveri, ma fa decisamente meno schifo da ricco e famoso?! (giuro che ho copiato la frase para para dal film) Le palle si schiantano a terra.
Sarebbe divertente continuare, ma sarebbe come sparare ai pesci in un barile. Mi limito a sottolineare la punta di diamante del film, la messa in scena de I Pagliacci di Leoncavallo, semplicemente geniale. Peccato dover sopportare tutto il resto del film per vederla.

2 commenti:

  1. Ero curiosa di vederlo, ma la tua e altre recensioni mi hanno convinta a risparmiare :D
    Io conosco un paio di film di Allen, non di più.
    Ma il punto è Benigni. Esaurite le gag berlusconiane, campa per inerzia. Ed è un gran peccato, io ancora ricordo con piacere molti suoi ruoli cinematografici.

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  2. Per me dopo Jhonny Stecchino è morto.

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